
Può un robot allenare la nostra capacità di raffigurare lo spazio circostante?
Meri Correani, allieva del professor Datteri, lo ha impiegato per un progetto di ricerca dedicato alla memoria di lavoro visuo-spaziale, ossia il sistema cognitivo che influenza la nostra capacità di raffigurare lo spazio circostante.
«Un paio di ore al giorno ci mettevamo assieme a giocare col robot.» Le attività erano strutturate in un crescendo di difficoltà.
«Dopo una fase preliminare utile a prendere confidenza con i comandi del robot, le costruivo dei percorsi con i blocchi di frecce e posizionavo mTiny sulla casella di partenza. A quel punto le domandavo di dirmi dove sarebbe finito seguendo quelle istruzioni.»
Per arricchire la sfida, spesso alla bambina veniva chiesto di cambiare la posizione da cui osservava la mappa.
«Quando anche questo le è diventato familiare, siamo passati a progettare i percorsi. Io le dicevo da quale casella della mappa partiva mTiny e dove doveva arrivare. Lei si studiava il percorso mentalmente, poi ordinava i blocchi con le frecce e avviava il robot per vedere se le sue istruzioni erano corrette.»
Capita spesso che la progettazione teorica di uno studio debba poi scontrarsi con la realtà. Nel caso del progetto di Meri, la variabile è stato l’entusiasmo della bambina.
«Ad un certo punto ha voluto iniziare a progettare i percorsi. Questo mi ha posto di fronte alla questione su quanto spazio potessi lasciare alla sua iniziativa e alla creatività senza influenzare l’esperimento.»
Alla fine, Meri ha scelto di seguire la sua creatività. «I suoi percorsi non erano meno complessi di quelli che ideavo io. Anzi, alle volte capitava che scegliesse di far fare al robot delle strade, corrette, a cui io non avevo pensato. È stato davvero interessante poterla osservare.»
Gli esercizi con mTiny sono andati avanti per 10 giorni, durante i quali Meri ha costantemente registrato le sessioni di gioco-studio, raccogliendo materiale per l’ultima fase, quella più preziosa: l’analisi dei risultati. Ne parleremo nel prossimo articolo.
