ALLA SCOPERTA DEGLI ANIMALI ROBOTICI

Pubblico: Docenti, educatori ed educatrici delle Scuole Primarie e Secondarie di I grado

Periodo: in corso

Alla Scoperta degli Animali Robotici è un progetto Yunik e RobotiCSS Lab volto a rafforzare la conoscenza del metodo scientifico. Include un corso di formazione di 30 ore complessive e una parte laboratoriale, che i docenti svolgeranno con le proprie classi.

È finanziato dal Ministero dell’Università della Ricerca e patrocinato da SILF – Società Italiana di Logica e Filosofia della Scienza.

 

COME È ORGANIZZATO

Nel modulo teorico, i partecipanti acquisiranno le basi teoriche ed epistemologiche necessarie a realizzare in classe l’attività ‘Alla scoperta degli animali robotici’.

Nella parte laboratoriale, come etologi alle prese con una nuova e misteriosa creatura, docenti ed alunni osserveranno e studieranno il comportamento di un piccolo robot, fornito loro al termine del percorso teorico.

Si tratta di un esemplare di Coderbot già programmato. I bambini lo useranno per fare osservazioni, ipotesi ed esperimenti, che serviranno a mettere alla prova le loro intuizioni, imparando in modo pratico e coinvolgente come funziona la ricerca scientifica.

Al termine del percorso, le classi coinvolte prenderanno parte ai Convegni di Robo-Etologia: quattro incontri in cui bambine e bambini presenteranno i risultati delle loro indagini, proprio come in un convegno scientifico.

PERCHÉ PROPRIO UN ROBOT?

Perché un robot può essere facilmente manipolato da tutti. Inoltre, interagendoci per prove ed errori, bambini e bambine svilupperanno, in un ambiente protetto, competenze pratiche e di ragionamento che, in futuro, potranno applicare in qualsiasi ambito.

Il cuore dell’attività non è perciò comprendere quale comportamento stia effettivamente simulando il robot, ma poter interagire con la macchina, formulando ipotesi ed esperimenti per metterle alla prova!

partecipanti

coderbot

alunne e alunni coinvolti

Dove siamo arrivati col progetto? 

DI COSA SI PARLA A LEZIONE? 

Il primo modulo del corso di formazione di 🤖Alla Scoperta degli Animali Robotici🤖 è dedicato alla filosofia della scienza, cioè a quel campo di studi che indaga i fondamenti della pratica scientifica e della logica.
➖
Assieme ci si confronta su come viene raccontato il metodo, su che tipo di domande si incontrano, su cosa significa dare una risposta pertinente.
🔭
Vogliamo condividere con voi parte delle riflessioni, usando i nostri canali per arricchire il dibattito ed estenderlo al di fuori delle aule (materiali e virtuali) della Bicocca.
🧐
Qui un primo spunto tratto dagli interventi di Edoardo Datteri. Li abbiamo chiamati #pocketsophy perché sono piccoli, stanno in tasca col vostro cell e tengono svegli. Anche se non contengono caffeina ☕
🙂: Sai che ore sono?
😌: Sì
Hai mai fatto il simpatico con qualcuno che ti chiedeva l’ora? Noi sempre 😁💙
C’è però una questione filosofica interessante: con lo stesso identico quesito si possono intendere cose molto diverse tra loro.
❓
Capire la struttura di una domanda è fondamentale per comprendere se la risposta che diamo è pertinente.
🧐
Quando si lavora coi bambini e le bambine, questa riflessione è ancora più pressante.
👧🏻🧒🏾👦🏼
Questo #pocketsophy perciò è dedicato alla forza delle domande.
🕰
E tu sai che ore sono?
Avete mai visto qualcosa di così complicato da non riuscire a capirne bene il funzionamento? Qualcosa tipo un film di Christopher Nolan? Guardandolo, quante domande vi siete fatti?
👀
Cosa sta succedendo? Come fa a funzionare quel tornello spazio-temporale? Ma cosa si è bevuto chi ha scritto quella sceneggiatura? Ma perché fa quella mossa?
🤯
In questo #pocketsophy vi proponiamo un esercizio simile. Guardare qualcosa che non si conosce. Farsi domande sul fenomeno. Provare a distinguere che tipo di domande ci stiamo facendo.
😶‍🌫️
È la stessa “prova” a cui abbiamo sottoposto i partecipanti al corso di formazione di 🤖Alla Scoperta degli Animali Robotici🤖
Perché?
🧐
Saper classificare i quesiti che ci poniamo aiuta a chiarire cosa vogliamo indagare. Significa fare ordine tra i nostri appunti mentali.
🧠
Questo permette poi di comprendere se le strategie di ricerca che abbiamo sviluppato o le risposte che ci stiamo dando sono pertinenti o sufficienti.
⚗️
Nella pratica scientifica questa operazione è fondamentale. La scienza infatti è un incedere di domanda in domanda. Ma per trovare le risposte, i quesiti devono essere chiari.
Ciò che vediamo è condizionato da ciò che già sappiamo?
👁
Si tratta di una delle grandi questioni trattate dalla filosofia della scienza, che il prof. Edoardo Datteri ha voluto proporre ai partecipanti al corso di formazione Alla Scoperta degli Animali Robotici come spunto di riflessione.
🤔
La risposta – ad oggi comunemente accettata – è che la percezione pura non esista: in altre parole, ciò che vediamo è sempre condizionato da ciò che sappiamo prima.
😶‍🌫️
Vuoi metterti alla prova? Sfoglia questo #pocketsophy 
Quale relazione c’è tra osservazioni, ipotesi e teorie?
Ai partecipanti al corso di 🤖Alla Scoperta degli Animali Robotici🤖 poniamo sempre domande semplici semplici…
😂
Con questo #pocketsophy la giriamo anche a voi, proponendovi non solo uno spunto tratto dalle lezioni del corso, ma anche un piccolo frammento di #friends dedicato alle teorie scientifiche …e al loro mutare nel tempo. Qual è la vostra teoria?
💙

Buona lettura!

Qui il link di FRIENDS da guardare (Slide 7)
🔽
Una delle grandi domande della filosofia della scienza riguarda l’oggettività scientifica.
🧐
Che cosa significa che la scienza è oggettiva?
📍 Che i fatti sono dati una volta per tutti?
📍 Che la buona scienza non è condizionata da valori?
📍 Che il metodo è rigoroso e si basa su scelte chiare e razionali sempre?
🧠
Partendo da alcuni dei modi più diffusi di provare a rispondere a questa domanda, vi proponiamo un nuovo spunto di riflessione con la nostra serie #pocketsophy
💙
Per chi in casa possiede una roomba è evidente che i robot non hanno una mente…
🤯

Eppure nel descrivere il comportamento di molti oggetti elettronici usiamo un linguaggio che attribuisce loro volontà, pensieri, riflessioni.

Vuol dire che implicitamente siamo attribuendo loro una mente?
🧠
In realtà, l’uso di un linguaggio psicologico applicato ai sistemi artificiali risponde a interpretazioni diverse. In questo #pocketsophy ve ne proponiamo alcune.
Quando però si lavora coi robot in classe, sapere quante cose diverse si possono intendere se ci si riferisce a un oggetto con espressioni psicologiche aiuta a non fraintendere i propri alunni o a non passare descrizioni fuorvianti.
Ai partecipanti di 🤖Alla Scoperta degli Animali Robotici🤖 abbiamo proposto anche questo tema.

Si può discutere per litigare e discutere per costruire conoscenza.

Grazie a Luisa Zecca e Claudia Fredella dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, ai partecipanti del corso 🤖Alla Scoperta degli Animali Robotici🤖 abbiamo introdotto la seconda variante, che sulla prima tendenzialmente non abbiamo bisogno di consigli…🤯

In classe, la discussione è uno strumento didattico importantissimo!

In questo #pocketsophy vi lasciamo alcune linee guida generali.

Qui invece un consiglio bibliografico 👉 C. Pontecorvo, A. M. Ajello, C. Zucchermaglio, DISCUTENDO SI IMPARA di Carocci Editori.

Quante volte hai adattato il tuo studio alle aspettative del tuo professore?

😌

 

“chiede sempre quell’argomento”

“vuole sapere tutto a memoria”

In aula, tra insegnanti e alunni/e va in scena una complessa rete di interazioni che appoggia su aspettative reciproche, obblighi, informazioni fornite, domande poste.
Nel 1986, il pedagogista Guy Brousseau coniò l’espressione ‘contratto didattico’ per descriverle.
🤜🤛
I partecipanti al corso di formazione del progetto 🤖Alla Scoperta degli Animali Robotici🤖 ne hanno discusso con Luisa Zecca e Claudia Fredella , esperte di didattica dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.
Qui alcuni spunti di riflessione tratti dalla loro lezione. È un nuovo #pocketsophy
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